Sembra talco ma non è... il latte artificiale.



Forse Pollon non si riferiva al latte in polvere (ma probabilmente è meglio non chiedersi a cosa si riferisse veramente considerando che è un cartone per bambini!!) ma vi assicuro che quando non sapete più come fare dopo che la vostra mungitura non ha dato frutti, uno spacciatore di Mellin diventa prezioso come l'oro! 
Comodo per certi aspetti, scomodo per altri, l'allattamento con latte artificiale si rivela molto spesso una necessità. Chiaramente se si riuscisse a dare il proprio sarebbe meglio dati gli anticorpi trasmessi, ma non sempre è possibile farlo! E non solo perché non se ne produce abbastanza o non si è riusciti ad avviare correttamente la pratica! A volte la mamma proprio non ce la fa psicologicamente, altre per motivi di lavoro. Infatti tra i maggiori pro dell'allattamento con biberon abbiamo la possibilità di lasciare il nostro mannaro alle cure di qualcuno anche non dotato di tette! Sì neopapà, parlo proprio di te!! Almeno per quanto riguarda la notte, quando noi mamme siamo stremate dalla carenza infinita di sonno e abbiamo assolutamente bisogno di una pausa... TAAAC biberon in mano al papi e ricarica batterie per noi!
Non essendo i neopapà gli unici oltre le neomamme con mani con pollice opponibile, potremo far cibare le creature anche da nonne, zii, amici ecc. In questo modo sarà possibile, ad esempio, dedicarsi al primogenito (se siamo alla seconda gravidanza) evitando di alimentare gelosie o semplicemente recuperare un minimo di "libertà". Per quanto mi riguarda cerco di delegare il meno possibile perché patisco molto il distacco (anche se si tratta solo di cambiare stanza) anche se con Annasole ho ripreso a lavorare quando lei aveva 4 mesi e sarebbe stato abbastanza difficile con l'allattamento al seno. Con Arianna, invece, sfrutto il biberon proprio per ritagliarmi qualche momento con la sorella maggiore o per recuperare le energie dato che di giorno non posso farlo essendoci un'Annasole molto pretenziosa! Chiaramente è possibile tirarsi il latte e lasciarlo da somministrare anche quando si usa il proprio, solo che non sempre il bambino adora passare dalla tetta in vera pelle a quella in vero silicone (magari i figli della già citata Pamela Handerson non sentiranno la differenza)! Ma di solito ad avere la meglio è la fame! Quindi tutto è possibile!
Eccoci di nuovo giunte all'angolo dello shopping! Vediamo qual è l'occorrente per sfamare i nostri mannari famelici!

L'allattamento al seno... Si salvi chi può!!!

"L'allattamento è un'esperienza meravigliosa!" 
Trovatemi l'UOMO che ha detto questa frase! Perché io di donne che possono affermarla ne conosco davvero poche! E non parlo solo di quelle che non sono riuscite ad allattare come la sottoscritta! Infatti quello che non vi raccontano è che quasi tutte all'inizio soffrono le pene dell'inferno! Perché le nostre tette saranno anche fatte apposta per questo scopo, ma andateglielo a dire voi dopo una media di 30 anni in cui si convincono di tutt'altro! In base alla mia esperienza e ai racconti di un tot di amiche, a volte mi chiedo come facciamo a non essere estinti! Quando sento la frase: "Il mio cucciolo si è attaccato subito!" Mi viene da domandare: "Ok, ma come!?"
E sì, perché quando non sei ancora mamma e sei completamente ignorante (beata ignoranza direi) ti basi solo sul sentito dire e anche parli pensando di sapere! Dici: "Ah sì io lo allatterò!" come se potessi scegliere con semplicità. Povera illusa!! A chiunque mi chieda come ho vissuto le mie due gravidanze rispondo sempre che è andato tutto bene, l'unica cosa che ho davvero patito è stato l'allattamento! E per patire intendo sia fisicamente che mentalmente! 
Quando diventi neomamma tiri fuori tutta la tua parte animalesca! In fondo anche tu sei stata una neonata mannara e questo è dentro di te! In modo fine lo chiamano istinto materno che è quel qualcosa di innato che ti fa prendere in mano le redini della tua nuova condizione di mamma con più capacità di quelle che avresti pensato mentre avevi il pancione. Questo istinto, però, ti riporta a livello animale in tanti frangenti e  il chiodo fisso che si pianterà per primo nella tua mente sarà: "La mia creatura deve mangiare o morirà di fame!!" E non importa se dopo tot mesi il pupo avrà più rotoli dell'omino Michelin: se salterà un pasto l'angoscia sarà lì pronta a picchiettarti sulla spalla e a sussurrarti nell'orecchio: "Perché non mangia!?" Rivelazione: magari non ha fame. Ma sul momento 2+2 non fa 4 e tu sei una macchina progettata per nutrire, quindi devi farlo non ci son santi che tengano! Per fortuna esistono anche i neopapá che ti tirano fuori dalla modalità "preistoria" abilitata nel tuo cervello e ti riportano a quella "civiltà odierna" facendoti ragionare con buona pace della tua compagna di percorso di nome Ansia.

La valigia di Mary Poppins

"Ieri ho finito di preparare la valigia!"
"Che bello! Dove vai?"
"In ospedale!"




Suona un po' strano, vero?! Mentre prima la parola valigia ci faceva subito immaginare spiagge e vacanze, ora pensiamo ad un bel letto di ospedale... come cambiano le cose, eh? 
Intorno al settimo mese, però, vi toccherà affrontare l'argomento! Quindi è meglio farsi trovare preparate! Da questo momento, inoltre, inizierà una pratica che ci porteremo dietro per chissà quanti anni: dovremo pensare non solo a cosa portare via da casa per noi ma anche per il mannaro! Per questo vi consiglio di fare tante belle liste! Io, personalmente, uso un'applicazione per iPhone così so che è sempre con me e faccio in fretta a aggiungere, cancellare e richiamare i dati. Così non solo mi ricordo cosa devo prendere ma riesco anche a controllare di non aver dimenticato nulla al momento del "riassemblaggio" valigia per il ritorno! Siamo o non siamo mamme moderne?! L'app che utilizzo io (anche quotidianamente per la spesa) si chiama "Buy me a pie" che permette di fare più liste, di condividerle e di avere sullo sfondo (pronte da riattivare) tutte le voci già spuntate. 
Ma entriamo nel dettaglio riguardo cosa portare con noi!