"Iooooo sono tuo padreeeee!!"

Ebbene sì, per quanto noi donne possiamo vantarci senza ombra di dubbio di essere delle creature superiori all'uomo, un padre i nostri mannari ce lo devono avere! Che sia il marito, il compagno, l'idraulico, un donatore di seme o ignoto comunque un essere di sesso maschile deve aver in qualche modo (più o meno divertente) contribuito alla fecondazione!


Ma come vive il neopapà l'arrivo del neonato mannaro? 
Mentre per quanto riguarda me la nascita di Annasole (la primogenita, tutto nuovo!) si è dimostrata qualcosa di assolutamente naturale e lei è sempre stata un'estroflessione del mio corpo (addirittura la prima volta che si è fatta male mi son stupita di non aver provato dolore anche io!), per il papà la nuova arrivata è un estranea da conoscere pian piano.


Ma andiamo con ordine! Torniamo in dietro a quel fatidico 4 ottobre 2011. Io ero andata a fare una visita già la mattina causa pancia dura che quella di Hulk Hogan è nulla in confronto. Ero stata rispedita a casa con prescrizione di buscopan ma la situazione non è migliorata. Alle 18 mi sono già resa conto che nonostante sia la donna a dover affrontare il parto, è l'uomo quello che sbarella di brutto! Forse perché non è programmato per farlo!! Io, infatti, me ne stavo beatamente spiaggiata sul divano come un'orca assassina cercando di seguire l'evento Apple programmato per quella sera stessa in attesa di ricontattare il ginecologo per informarlo sulla situazione marmo della mia pancia. Il maggiore fattore di disturbo risultava essere proprio Dani che ogni 3x2 mi faceva domande sull'evolvere del mio addominale scolpito (al contrario) e mi chiedeva come facevo a essere così tranquilla. Io pensavo che tanto "s'ha da fa" quindi quando il Natale arriva, arriva che sia quello di Gesù bambino o di Annasole bambina! In quest'ultimo caso mi sentivo PIU' coinvolta, chiaramente, e anche Dani non ha certo reagito con la tranquillità di  Giuseppe nella capanna (forse lui si sentiva MENO coinvolto)! Tant'è che quando il ginecologo ha decretato che dovevo recarmi in clinica a farne le spese stava per essere una ciclista (furbacchiona vestita di nero) che il quasi neopapi stava per stirare ma che è stata prontamente salvata da un mio intervento! Praticamente ho donato la vita a due esseri quella notte ma uno non lo saprà mai!
Avvertiti mamma, papà, zii e gli amici più stretti ero pronta per la sala operatoria (dopo tutta la trafila già raccontata nel post sul parto cesareo) quando mi hanno trasportata sul mio letto fino all'ascensore. Incontri del terzo tipo: mia madre con sorriso ebete e faccia della morte; Dani con sorriso ebete e faccia della morte; ripongo maggiori speranze in mio padre che sarà con me in sala operatoria (in quanto medico)... faccia della morte. Non vedo il sorriso ebete perché ha già la mascherina e il camice ma lo intuisco dagli occhi!
Mi chiedo come sarà l'incontro tra neopapà e Annasole dato che lui non ha mai adorato i bambini e ha la tipica "paura di romperli" quando sono piccoli piccoli e io non sarò presente.
Che dire, è stato amore a prima vista! Anche se la tecnica dell'abbraccio era di certo da perfezionare!



Da madre molto astuta ho fatto la prima figlia uguale a lui così che non avesse gli stessi dubbi del sopracitato Giuseppe e ho tenuto i miei geni per Arianna. ;)
La mamma è sempre la mamma sicuramente, ma il papà non è solo colui che ha il compito di giocare con i figli (e che cavolo! Sempre solo la parte divertente si devono beccare gli uomini!?!). In poco tempo siamo diventati una squadra rodata: io cambio la pupa mannara mentre ulula alla luna in cerca di cibo e lui prepara il biberon. La volta dopo facciamo il contrario. Nel week end che non deve alzarsi per andare a lavoro mi permette di dormire di più facendo un turno pappa aggiuntivo lui. L'uomo che rabbrividiva a togliere due cacche del cane (e se doveva farlo si bardava manco fosse un soldato durante un attacco con armi chimiche) rimuoveva ogni residuo di pupù santa dal culetto della sua figliola senza fare una piega. Insomma, i tempi son cambiati! Quando sento di quelle povere mamme che compiono gesti estremi verso i loro bambini penso che debbano essere molto sole, senza un minimo di aiuto! Già gli ormoni non sono dalla nostra parte nel post-partum ma sentirsi abbandonate è ancora peggio!! Io a volte penso: "NON CE LA POSSO FARE" anche se ho al mio fianco un papà molto partecipe... figuriamoci loro!
Sicuramente non tutti gli uomini sono come Dani, alcuni saranno più "mammi" e altri meno. La cosa che dobbiamo ricordarci noi donne è che spesso gli uomini proprio non ci arrivano a quello che devono fare (ometti alla lettura, se ci siete non prendetevela perché è vero) ma scopriremo che sono molto più abili di quello che pensiamo se solo noi gli chiederemo di fare qualcosa! E poi hanno di positivo il fatto di non essere mamme! Positivo perché vivono meno angosce rispetto a noi e quindi riescono spesso a sdrammatizzare situazioni che noi vedremo solo nerissime!! Ad esempio io ero angosciatissima all'idea di non riuscire ad allattare neppure Arianna mentre lui mi ripeteva: "Ma sì non ti abbattere! Le daremo il latte in polvere come abbiamo fatto con Annasole, che problema c'è? Guarda come è cresciuta bene!". Ecco... sul momento gli daresti fuoco perché tu sei in preda al panico più nero. Ma poi ci ripensi con calma e capisci che ha ragione lui e finalmente tiri un sospiro di sollievo.
Quindi ricordiamoci di chiedere aiuto e rimarremo stupite! Questo discorso è ancora più valido se i figli son diventati due! Di mamma ce n'è una sola... nel senso che non può dividersi in due! Almeno, non sempre!!!
Ricordiamoci in ogni istante che i papà non sono come noi! Non sono programmati per crescere la prole! Hanno millenni di storia nel loro DNA in cui uscivano a cacciare il Mammut mentre le donne si occupavano di quegli esserini urlanti da cui si premuravano di stare lontano!
Quindi cerchiamo di impegnarci e di reprimere l'istinto di sopprimerli quando vediamo che posano il mannaro appena finito di dargli il latte che sembra debba eruttare come un vulcano invece di fargli fare il ruttino, oppure quando lo ingozzano pur di farlo smettere di piangere o ancora la volta in cui si addormentano sul divano con il nano in braccio in posizione pericolante. In quei momenti cerchiamo di fare un respiro profondo e di accettare il fatto che le cose che non sono fatte da noi verranno fatte in modo diverso da come le faremo noi! Ma almeno qualcuno le fa e noi possiamo respirare un secondo (o avere la gioia di pulire casa)! E se proprio non resistiamo e dobbiamo dire cosa pensiamo iniziamo il discorso con un dolce "Amore, forse dovresti fare..." anche se nella nostra testa pensiamo: "Ma che cavolo ti dice il cervello!!?!?".
Vedrete che i risultati ottenuti saranno sbalorditivi! Anche perché una coppia serena trasmette serenità ai figli e il papà sarà sempre il primo amore delle nostre bambine o l'eroe dei nostri bambini. Sembra brutto apostrofare il principe azzurro/superman con frasi quali: "Sei fuori di testa!?" il mannaro potrebbe rimanere destabilizzato! Fatelo per lui, mica per il papà! ;)

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